Attività locale meglio promuoverla con i social media o con il sito web

Attività locale: meglio promuoverla con i social media o con il sito web?

Nel 2023 le possibilità di promuovere un’attività locale sono davvero tante e la risposta a questa domanda sembra scontate: usare entrambi.

Ma in realtà non tutte le attività locali hanno la possibilità di buttare soldi in test e devono andare a colpo sicuro, o quasi. Cioè massimizzare al massimo l’investimento rispetto alle aspettative di crescita e alla domanda relativa al loro servizio / prodotto nella specifica area.

Il miglior utilizzo dei social media non è quello di occupare lo spazio e avere una presenza.

Avere una presenza online significa infatti, più che occupare una casella, essere davvero presenti.

E la presenza richiede costanza, e tempo da dedicare alle attività promozionali.

L’utilizzo migliore del social media, in ottica business locale, è quello di produrre contenuto per la rete sociale, come suggerisce il nome.

Una volta che si capisce lo scopo dello strumento (aggiornare i contatti su ciò che fai o ciò che proponi) è più facile determinare le linee di intervento.

Una presenza passiva non è una presenza, giacché si lascia all’utente l’onere di scoprire il business e le sue proposte.

Invece, proprio seguendo lo scopo ultimo dei social media, bisogna produrre contenuto andando incontro all’utente in un modo che viene definito “amichevole”, cioè senza forzature, creando un legame sulla fiducia reciproca.

Per questo motivo, il contenuto promozionale dei social media può essere “spinto” dal punto di vista del messaggio pubblicitario, ma deve possedere alcune caratteristiche:

  • Essere accattivante e in grado di coinvolgere gli utenti sul lato emotivo o del mero interesse all’acquisto.
  • Deve rafforzare la connessione e mantenerla nel tempo e non causare il silenziamento o la rimozione del follow.
  • Dare un vero valore che sia reciproco, in modo da creare le fondamenta su cui poggiare l’aspetto social della comunicazione.

Se il team di social media marketing non si assicura che questi punti siano esauditi, i risultati potrebbero essere al di sotto delle aspettative.

Di vero c’è che i principali social media (Facebook, Instagram, Tik Tok e Twitter) sono localizzati, offrono cioè l’opzione di localizzarsi, sia per l’utente che li usa, sia per le aziende locali che vi si iscrivono.

I vantaggi dei social media per le attività locali sono:

  1. La gratuità, non si spende nulla per iscriversi e gestire la pagina profilo.
  2. Pronti all’uso, con delle bacheche semplici.

Gli svantaggi:

  1. Essendo gratuito da qualche parte si paga: si ottiene più visibilità pagando i programmi pubblicitari.
  2. Il profilo appartiene di fatto al social media e non all’attività che lo gestisce

La promozione tramite il sito

Oggi creare un sito web vetrina o elaborato, con contenuti e strumenti avanzati (moduli di pagamento, iscrizione a newsletter) non è complicato, se si utilizzano delle piattaforme di gestione contenuti, come WordPress.

Anni fa, quando comparvero le prime app in seguito all’espansione degli smartphone, si pensava che i siti web tradizionali sarebbero scomparsi, ma non è stato così.

E il motivo è facilmente intuibile. Alle persone piace navigare in rete e vogliono farlo muovendosi sul browser, utilizzando i motori di ricerca (segnatamente Google).

Proprio per questo fenomeno (la ricerca), i siti web sono in grado di raccogliere traffico qualificato e possono farlo sfruttando due metodi:

  1. Il posizionamento organico o SEO;
  2. La pubblicità negli annunci sponsorizzati sul motore di ricerca tramite appositi programmi di advertising pay per click, come Google Ads.

Nel primo caso ci si affida alla consulenza di un esperto del settore oppure di un’agenzia.

Lo scopo del posizionamento organico è far trovare il sito per le keyword che contano, e nel caso dell’attività locale, sfruttando anche la dimensione “local” di Google, che offre un servizio di registrazione del profilo chiamato Google My Business (o Google Profilo dell’Attività).

Chiunque può iscriversi se ha una sede e un indirizzo di un’attività che serve il pubblico sul territorio.

Sito e scheda locale vanno ottimizzati. Lo si può fare da soli, ma appunto ci si affida a professionisti del settore, come spiega bene anche ServiziPosizionamento.com nel suo blog.

Gli svantaggi di usare solo un sito web per promuovere l’attività

Serve più preparazione tecnica, a differenza dei profili social media i siti richiedono maggiore dimestichezza. Anche se l’uso dei plugin facilita molto le cose, vanno comunque installati e impostati e non sempre le persone normali, che si occupano di tutt’altro nella vita, vogliono cimentarsi.

La SEO richiede l’intervento professionale: si può fare posizionamento fai da te, ma si possono creare più problemi che benefici, dato che Google cambia sempre e le perdite di posizioni sono sempre dietro l’angolo.

Il programma pubblicitario di Google non ha costi bassi. Si parte dalla promozione della scheda su Google Maps e può andare bene, ma il ritorno di investimento lascia margini più esigui, se la parola chiave acquistata ha molta concorrenza. Soprattutto nelle medie e grandi città.

Coniugare i due mezzi

L’aspetto più interessante che questi due sistemi hanno in comune è la localizzazione geografica, favorita dall’impiego dello smartphone.

Una buona presenza social aiuta a tenere i contatti con i consumatori, creando un parco clienti felice e soddisfatto che ne porta altri tramite le recensioni e il passaparola.

Ma attenzione: se l’attività locale è pessima, la promozione sui social può danneggiare.

Il sito web fornisce una presenza solida e costante, proprietaria, che può fornire il punto di vista dell’attività, senza doversi impelagare nel flusso di commenti tipico dei social media.

Inoltre, se è duratura e portata avanti negli anni, se il sito è ottimizzato, rappresenta un biglietto da visita potente, da spendere con la clientela.